Discarica ad Arlena : il punto di vista del Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro
Inserito da Gaetano Alaimo
NewTuscia – ARLENA DI CASTRO – La Regione Lazio ha riaperto l’iter autorizzativo per il progetto di realizzazione di una piattaforma di valorizzazione, riciclo materie post-consumo, beach litter e marine litter con annesso stoccaggio definitivo delle frazioni non riciclabili (discarica)
Un progetto già al centro di due ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, entrambi conclusi con l’annullamento delle autorizzazioni per gravi carenze istruttorie e motivazionali.
Il punto cruciale rimane la mancata valutazione degli effetti derivanti dalla proposta di vincolo paesaggistico e ambientale sull’area interessata.
È proprio su questo aspetto che i Comuni limitrofi ( Tuscania, Tessennano e Tarquinia), la Provincia nella persona del presidente Romoli , l’impresa di Renzo Stucchi e il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro hanno fondato i ricorsi, ottenendo due vittorie giudiziarie nette.
Appresa la notizia della riapertura dell’iter, il Comitato si è immediatamente attivato.
Vuole ribadire alla cittadinanza che è presente, vigile e determinato a contrastare anche questa nuova richiesta, perché crede nella tutela di un territorio a forte vocazione agricola, turistica e naturalistica.
Il messaggio è chiaro: non si tratta solo di un’opposizione tecnica, ma di una difesa identitaria e collettiva.
In questo contesto, è importante ricordare che il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha più volte dichiarato che non intende autorizzare ulteriori discariche e nuovi progetti FER nel Lazio, evidenziando come Viterbo non possa continuare a sostenere da sola il peso della gestione dei rifiuti regionali.
Queste parole rappresentano un impegno politico preciso: difendere la Tuscia e riequilibrare la distribuzione degli impianti, evitando di compromettere ulteriormente territori già gravati.
La domanda che il Comitato pone con forza è:
dov’è l’Amministrazione Cascianelli?
Nonostante le 400 firme raccolte, i due ricorsi e le due vittorie schiaccianti, l’Amministrazione Cascianelli continua a mantenere un silenzio assordante.
Eppure dovrebbe essere proprio l’AMMINISTRAZIONE a tutelare il territorio, la salute dei cittadini e la VOLONTA’ DELLA COMUNITA’.
La vicenda dimostra ancora una volta come la partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni sia fondamentale per difendere il territorio da progetti percepiti come incompatibili con la sua vocazione.
Il Comitato invita tutti a restare uniti e vigili, perché la tutela del paesaggio e della salute non può essere sacrificata.
“Il futuro di Arlena di Castro non può essere una discarica: difendiamolo insieme.”
Il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro
Fonte: