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26 settembre 2020

GEP2020, ecco i metodi di pedagogia del patrimonio di Italia Nostra

25-09-2020

GEP2020, ecco i metodi di pedagogia del patrimonio di Italia Nostra

Le Giornate Europee del Patrimonio, il più grande e partecipato evento culturale dell’ Unione Europea, si terranno quest’anno il 26 e il 27 settembre e saranno dedicate al tema fondamentale dell’educazione, ponendo così l’accento sulle grandi potenzialità formative del Patrimonio culturale, in grado di incidere su conoscenze, competenze e comportamenti relativi alla persona nel suo complesso, lungo tutto l’arco della vita. L’argomento Heritage and Education, lanciato in azione congiunta dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea viene declinato, in diverse forme nei 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea.

In Italia l’evento avviene a pochi giorni di distanza dalla ratifica, lungamente attesa, della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società.

Italia Nostra, che su questi temi è da sempre impegnata e che da 65 anni si dedica all’educazione, è particolarmente orgogliosa in queste giornate di mettere a disposizione degli studiosi, dei docenti, degli studenti e dei cittadini il suo patrimonio di esperienze, la sua storia, i suoi metodi efficaci ed innovativi.

In occasione dell’Anno europeo del patrimonio, infatti, è stata svolta un’ampia ricerca per promuovere e facilitare, sulla base di una metodologia avanzata e condivisa, l’ideazione, la realizzazione e la diffusione di progetti di pedagogia del patrimonio, suggerendo e fornendo modelli avanzati che tengano conto anche delle possibilità del digitale. È stata un’occasione per ripensare criticamente tutta l’azione educativa di Italia Nostra che si è rivolta, fin dai suoi primi anni di attività, ai soci e agli insegnanti e, per loro tramite, ai giovani e ai giovanissimi, partendo dall’esame del territorio e del paesaggio.

La ricerca è diventata un volume Educazione al patrimonio in Italia e in Europa. Esperienze, modelli di riferimento, proposte per il futurocurato da Lida Branchesi, Maria Rosaria Iacono, Aldo Riggio;  un vero e proprio vademecum che, ripercorrendo la storia, fa un quadro aggiornato del presente e traccia linee di intervento per i prossimi anni, presentando progetti ed esperienze e consentendo una profonda riflessione sui significati e sui valori del patrimonio culturale e sulle caratteristiche che lo rendono particolarmente prezioso per un’educazione inclusiva e partecipativa.

Va ribadito che per Italia Nostra l’impegno educativo è trasversale a tutte le attività dell’ Associazione, perché non c’è tutela senza conoscenza e non c’è educazione senza la formazione di un pensiero critico e consapevole.

Per Italia Nostra educare al patrimonio è:

 

Ebe Giacometti

Maria Rosaria Iacono

Patrizia Di Mambro

CS GEP Educazione 25-9-2020

Fonte:

https://www.italianostra.org/gep2020-ecco-i-metodi-di-pedagogia-del-patrimonio-di-italia-nostra/

05 settembre 2020

Impianti per energia alternativa nella Tuscia viterbese: Italia Nostra interviene

 

04-09-2020

Impianti per energia alternativa nella Tuscia viterbese: Italia Nostra interviene

Si riporta l’intervento di Adrian Moss, presidente della sezione di Italia Nostra Tuscia viterbese, circa la proliferazione degli impianti di produzione di energia alternativa nella Tuscia, pubblicato oggi 4 settembre 2020 sul “Corriere di Viterbo”

 

Come Italia Nostra Tuscia Viterbese chiediamo alla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti del Lazio le ragioni dell autorizzazione alla proliferazione indiscriminata di impianti di produzione di energia alternativa nella Tuscia, nelle zone rurali e naturali tra le più belle d’Italia, con terreni altamente produttivi per le colture cerealicole. Quale è la sua posizione riguardo alle problematiche del consumo di suolo e di terre agricole, alla frammentazione degli habitat per fauna e flora selvatica? Sappiamo che la perdita e frammentazione degli habitat è la prima causa di perdita di biodiversità. Perché non vediamo una politica coerente di sviluppo delle rinnovabili che tuteli ambiente, biodiversità e ricchezza culturale? Perché non si seguono le indicazioni del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) che dice: “Vanno favorite le realizzazioni in aree già artificiali (con riferimento alla classificazione Snpa – Sistema nazionale per la protezione dell ambiente), siti contaminati, discariche e aree lungo il sistema infrastrutturale”? Raccomandazioni che trovano una approvazione unanime a livello internazionale. Perché, in queste zone di gran bellezza del paesaggio “etrusco” Patrimonio dell Umanità, il parere della Soprintendenza non viene rispettato? Non vediamo una politica di sviluppo della produzione di energia “green”, anzi, vediamo che il green e l’habitat vengono continuamente devastati irreversibilmente. Inoltre, con quale criterio si condannano coloro che abitano in prossimità degli impianti eolici a subire il disturbo acustico e visivo derivato dal funzionamento continuo delle pale senza dar loro la possibilità di decidere e senza prevedere risarcimento alcuno per i danni subiti dalla loro qualità di vita?

Un grande peccato che il settore delle rinnovabili, nato per salvaguardare ambiente e salute, non venga trattato con la serietà necessaria per massimizzarne l’opportuna applicazione, minimizzando, nel contempo, i danni che può provocare allo stesso ambiente oggetto di tutela, e al paesaggio. Per non parlare, poi, dei danni alla produzione alimentare che ne derivano quando si sottraggono inutilmente le terre più idonee da impiegare per una agricoltura di prossimità, più sana e meno impattante, che dovrebbe invece essere promossa ed incoraggiata.

 

Adrian Moss

Presidente Italia Nostra Tuscia Viterbese

Fonte:

https://www.italianostra.org/impianti-per-energia-alternativa-nella-tuscia-viterbese-italia-nostra-interviene/