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29 maggio 2021

23 maggio 2021

PETIZIONE - #saveitalianlandscapeandarchaeology

#saveitalianlandscapeandarchaeology

Una nuova proposta di legge sta per sospendere in Italia la protezione del patrimonio ambientale, paesaggistico e archeologico, apparentemente per favorire le energie rinnovabili, nell'ambito del Recovery Plan. Ci auguriamo che il Governo comprenda come la cura del nostro patrimonio non sia un ostacolo allo sviluppo del Paese ma la vera risorsa per un futuro che punti realmente sulla sostenibilità ecologica e culturale dello sviluppo economico.

A new law is about to suspend in Italy the protection of the environmental, landscape and archaeological heritage, apparently to encourage renewable energies, as part of the Recovery Plan. We hope that the Government understands that the care of our heritage is not an obstacle to the development of the country but the real resource for a future that really points to the ecological and cultural sustainability of economic development.

https://apimibact.wordpress.com/2021/05/13/contro-le-scorciatoie-alla-tutela-comunicato-stampa-congiunto-delle-associazioni-archeologiche/


FIRMA QUESTA PETIZIONE:

https://www.change.org/p/italian-governement-saveitalianlandscapeandarchaeology?source_location=topic_page&fbclid=IwAR00IDBlIoLYtNdSSu80GnpRMlqY_etyfCL-3Z0JDtrFlFjJVVgLO-M25Zk


22 maggio 2021

#saveFerento, in sit-in per salvare la bellezza dell’area da un grande impianto fotovoltaico

 

22-05-2021

#saveFerento, in sit-in per salvare la bellezza dell’area da un grande impianto fotovoltaico

#saveFerento, in sit-in per salvare la bellezza dell’area di Ferento da un grande campo fotovoltaico. L’iniziativa è stata organizzata per sabato 22 maggio, ore 16.00. Un appuntamento organizzato da Italia Nostra Tuscia.

Una serie di progetti per realizzare distese di fotovoltaico stanno mangiando il suolo della Tuscia. 101 ettari di pannelli fotovoltaici stanno per coprire terreni agricoli in località Cipollaretta, nella campagne del capoluogo. Un progetto che per dimensioni è molto simile si vuole realizzare vicino all’antica città di Ferento, in località Pian di Giorgio, e per il quale si è in attesa della ultima e decisiva Conferenza dei servizi.

Lo scorso anno sono stati autorizzati altri impianti in località Rinaldone (73ettari) e Petrignella (17,5 ettari). Martedì scorso invece è arrivato il via libera in Conferenza dei servizi a un impianto in località San Cataldo (8,53 ettari).

Fonte:

https://www.italianostra.org/saveferento-in-sit-in-per-salvare-la-bellezza-dellarea-di-ferento-da-un-grande-impianto-fotovoltaico/

08 maggio 2021

Italia Nostra Lazio: I mega parchi fotovoltaici trasformano i suoli agricoli in aree industriali, la soprintendenza bene fa a difenderli

 03-05-2021

Italia Nostra Lazio: I mega parchi fotovoltaici trasformano i suoli agricoli in aree industriali, la soprintendenza bene fa a difenderli 

Vorremmo esprimerci in merito all’articolo a firma di Daniele Camilli, “Fotovoltaico nella Tuscia, penso che questa Soprintendenza abbia un pregiudizio nei nostri riguardi…” che riporta un’intervista a Giovanni Sicari, rappresentante legale del Gruppo Impianti Solari – GIS che vorrebbe procedere alla realizzazione di trenta impianti fotovoltaici di media e grande dimensione nella provincia di Viterbo.

Ci corre l’obbligo di replicare all’intollerabile attacco alla Soprintendenza: questa non è una terra abbandonata, negli ultimi dieci anni abbiamo contribuito anche con le FER elettriche al bilancio energetico nazionale, superando i target regionali, ci siamo sacrificati per anni con la centrale a carbone e abbiamo già fatto la nostra parte.

La Tuscia non è più disponibile a farsi immolare per progetti calati dall’alto e che non siano strettamente indirizzati al benessere e al progresso della nostra comunità che ha il privilegio di vivere in una terra ricca di storia.

Questo territorio vive di agricoltura di qualità, di prodotti tipici famosi nel mondo, oli, vini, cereali antichi, vanta numerose aziende che faticosamente investono in biologico e bio dinamico e aziende di artigianato e turismo di qualità. Svilire la Tuscia non può essere la via per un cambio di rotta, i territori verdi non sono spazio libero pronto a essere depredato.  Non siamo disposti a consegnare il frutto di duro lavoro da generazioni a investitori che hanno come unico scopo il profitto.

Ci vogliono lasciare ettari vetrificati come unica fonte di sussistenza?

Oltre alle tante menzogne tese ad affermare l’assenza di impatto ambientale del fotovoltaico, è inaccettabile l’arroganza mostrata nei confronti di chi investe in progetti rispettosi dell’ambiente e rivolge la propria attività alla tutela del patrimonio artistico e naturale.

Per questo chiediamo alle istituzioni locali tutte, Sindaci in primis, di dissociarsi da quanto affermato nell’intervista, di manifestare il loro dissenso e di smarcarsi da questi gruppi affaristici che li vorrebbero  dipingere come collusi, privi di una qualsivoglia programmazione energetica e pianificazione territoriale. Green economy non vuol dire che per averla si deve cancellare l’economia della Tuscia.

Dovremmo, invece, lavorare per una pianificazione che si ponga come obiettivo il recupero paesaggistico, sottraendo queste aree alla speculazione e preservando in ogni modo gli aspetti che caratterizzano il nostro territorio.

Per questo è fondamentale che le istanze presentate in Regione presso l’ufficio VIA, siano valutate con attenzione, anche dal punto di vista dell’impatto cumulativo, su un territorio che ha ormai migliaia di ettari di impianti fotovoltaici, mega impianti anche di 300 ettari come a Tarquinia.

La Regione Lazio valuti il rischio dell’effetto cumulativo, di compromissione degli ecosistemi e si tenga conto del nuovo PTPR che mette l’accento sull’importanza di rendere coerente lo sviluppo delle energie rinnovabili con la qualità e l’identità dei paesaggi della Tuscia.

Italia Nostra Onlus Consiglio Regionale del Lazio 

Il Presidente Dott. Marcello Rosario Caliman 

Commendatore al Merito della Repubblica Italiana 


Fonte: 

https://www.italianostra.org/italia-nostra-lazio-i-mega-parchi-fotovoltaici-trasformano-i-suoli-agricoli-in-aree-industriali-la-soprintendenza-bene-fa-a-difenderli/

01 maggio 2021

La rigenerazione urbana salvaguardi la città storica

 

06-05-2021

La rigenerazione urbana salvaguardi la città storica

APPELLO DI ITALIA NOSTRA

LA RIGENERAZIONE URBANA SALVAGUARDI LA CITTÀ STORICA

La più grande Opera Pubblica della quale l’Italia ha bisogno è senza dubbio quella di conservare l’immenso patrimonio storico e artistico che caratterizza il paesaggio, insieme alle sue componenti naturali e coltivate sapientemente dall’uomo.

La crisi edilizia ha da tempo evidenziato l’eccesso di nuove costruzioni e di consumo del suolo, fenomeno che non può essere aggravato dall’aggressione delle aree storiche più importanti e di qualità, sacrificate per soddisfare un mercato che genera diseguaglianze e illegalità. La memoria non si vende, altrimenti si cancella per sempre.

La necessità di ripensare un modello di crescita rispettoso del patrimonio ambientale e culturale, resa evidente dalla pandemia, richiede scelte molto più rigorose nell’utilizzo delle risorse. Gli strumenti di analisi, conoscenza e progettazione oggi disponibili, la vera e profonda innovazione nel lavoro e nel mercato, vanno indirizzati verso percorsi virtuosi e condivisi per valorizzare in senso culturale – e quindi economico in modo duraturo – il patrimonio della nazione.

La città storica rappresenta la concentrazione di saperi e civiltà che hanno distinto la storia italiana, determinato le forme del paesaggio, promosso le libertà dei Comuni e le prime prove di democrazia. Nei sessant’anni trascorsi dall’approvazione della Carta di Gubbio, per garantire la conservazione dei centri storici – da considerare nel loro complesso beni culturali tutelati dallo Stato, nel rispetto delle attribuzioni urbanistiche di Regioni e Comuni – sono stati elaborati strumenti e metodi indispensabili per la certezza del diritto e lo snellimento delle pratiche.

In proposito si richiama la Proposta di legge n. 970 (elaborata nel corso del 2018 da alcuni dei maggiori esperti nazionali guidati dall’associazione Bianchi Bandinelli) che riporta in soli 6 articoli di estrema chiarezza i principi fondamentali per un programma di interventi necessari alla salvaguardia fisica e culturale delle città e degli insediamenti storici.

Alcuni aspetti di questa proposta risultano inseriti nel più ampio provvedimento sulla Rigenerazione urbana in fase di approvazione – che raccoglie confusamente anche le istanze contro il consumo di suolo – ma sono stati privati di ogni efficacia, superati dalle velleità di un’edilizia regolata esclusivamente dal mercato.

La posizione di Italia Nostra sui borghi storici, viceversa, ha già espresso l’esigenza di coniugare la prevenzione di rischi naturali e antropici con rigide norme di tutela che garantiscano la conservazione dei contesti di grande interesse paesaggistico.

Tanto premesso, le Associazioni e le persone che sottoscrivono questo appello

CHIEDONO

al Governo, ai Ministeri competenti, alle Istituzioni pubbliche e ai cittadini:

1. Di rilanciare il tema della tutela dei centri storici già cancellato da numerose leggi urbanistiche regionali, escludendo azioni semplificatorie dannose;

2. Di promuovere la formazione di strumenti urbanistici adeguati alle conoscenze delle realtà fisiche, sociali e culturali del patrimonio esistente e agli obiettivi della loro tutela e valorizzazione;

3. Di predisporre appositi interventi di edilizia popolare pubblica nei centri storici, finanziandoli adeguatamente, come misura di ripopolamento e sostegno alle classi meno agiate.

 

Per aderire scrivere a: social@italianostra.org

***

HANNO ADERITO (in aggiornamento):

Ebe Giacometti, Associazione Italia Nostra

Luigi De Falco, Associazione Italia Nostra

Maria Paola Morittu, Associazione Italia Nostra

Marina Foschi, Associazione Italia Nostra

Giovanni Losavio, Associazione Italia Nostra

Maurizio Sebastiani, Associazione Italia Nostra

Maria Teresa Roli, Associazione Italia Nostra

Leandro Janni, Italia Nostra Sicilia

Domenico Totaro, Associazione Italia Nostra già’ presidente Parco Nazionale Appennino Lucano

Anna Fava, Italia Nostra sez. di Napoli

Raffaella Di Leo, Presidente p.t. Italia Nostra sez. di Salerno

Gianluigi Ciamarra, Presidente Italia Nostra sez. di Campobasso

Enrico Del Vescovo, Presidente Italia Nostra sez. dei Castelli Romani

Italia Nostra sez. di Viterbo

Ezio Righi, urbanista, Italia Nostra sez. di Modena

Piero Cavalcoli, urbanista, Italia Nostra sez. di Bologna

Roberto Gnavi, Italia Nostra sez. di Torino

Francesca Petralia, Italia Nostra sez. di Alessandria
Enzio Notti, Presidente Onorario e fondatore Italia Nostra sez. Alessandria
Ivana Cambi, Italia Nostra sez. di Ferrara
Fulvio Fiorentini, Italia Nostra sez. Viterbo

Maria Pia Guermandi, Emergenza Cultura

Filippo Mario Stirati, ANCSA – Associazione Nazionale Centri Storico-Artistici

Vittorio Emiliani, Comitato per la Bellezza

Rita Paris, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli

Cristiana Mancinelli Scotti, Forum Nazionale Salviamo il paesaggio – difendiamo i territori

Vezio De Lucia, Urbanista

Paolo Berdini, Urbanista

Pier Luigi Cervellati, Urbanista

Ilaria Agostini, Urbanista

Elio Garzillo, Architetto, già Dirigente Ministero Beni Culturali

Francesco Erbani, Giornalista e scrittore

Fausto Martino, Architetto, già Dirigente Ministero Beni Culturali Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna

Adriano Prosperi, Docente di Storia Moderna e Accademico dei Lincei

Irene Cremonini, Urbanista

Carlo Ginzburg

Luisa Ginzburg

Adriano Prosperi, storico

Walter Tega, Presidente Accademia delle Scienze di Bologna

GRIG – Gruppo di Intervento Giuridico

Anna Savarese, Presidente Legambiente IRIDE
Luigi Vaccaro, Architetto
Michele Candela, Ingegnere
Ciro Totaro, Associazione “AiR – Architetti in Rete”
Graziella Carotenuto, Associazione “Percorsi Napoletani”
Emma Buondonno, docente di Composizione architettonica e urbana Univ. Federico II
Mario Cerasoli, Direttore del Master Recovery of Urban Heritage and Real Estate Finance Univ. Roma Tre
Rosa Fiorillo, docente di  Archeologia cristiana e medievale Univ. di Salerno
Valeria Santurelli, Architetto

Fulvio Ricci, Architetto

Antonino Bonajuto, Architetto

Giuseppe Cristoforoni, Architetto

Eugenio Ienco, Architetto

Costantino Comella, Architetto

Fabrizio Pollastro, Architetto

Elia Annunziata, Architetto

Enrico Vertechi, Architetto

Fernando Malasomma, Architetto

Antonio De Feo, Architetto

Margherita Lonardo, Architetto

Luciano Marchetti, Ingegnere

Sergio Vellante

Giancarlo Di Giacomo, pensionato

Comitato “Salviamo Villa Paolina di Mallinckrodt”

Maria Pia Rosati, archeologa

Ornella Malaguti

Mariarosa Torriglia, Psicologa

Rosanna Oliva, Presidente di “Aspettare stanca”

Ornella Malaguti, pensionata

Massimo Maresca, Presidente Italianostra Campania

Lorenzo D’Albora, Architetto

Paola Puma, Università degli Studi di Firenze

Antonio Pluchinotta per il “Comitato Sant’Agnese”

Maria Spina, Architetto

Mirella Di Giovine, già Dirigente del Comune di Roma

Isabella Purgatori, Impiegata amministrativa/gare di appalto LL.PP di impresa di restauro di beni culturali

Marino Trizio, Presidente Associazione Città Plurale – Matera

Franco Medici, docente di Scienza e Tecnologia dei Materiali”, “Sapienza” Università di Roma

Associazione “Donne di mare”

Gianluca Cortese, diplomatico in pensione

Grazia Covella

Gabriella Barbieri

Roberto Melone, Coordinatore ligure movimenti per l’acqua

Anna Maria Bianchi, Carteinregola

Emma Buondonno, Architetto

Loredana Astigiano, aderente al Forum Salviamo il Paesaggio

Carlo Castelli, Architetto

Filippo Ciccone, Urbanista

Matilde Costa, Architetto



 

 





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