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Arlena di Castro – Riceviamo e pubblichiamo – Dopo il Tar anche il consiglio di stato blocca la discarica ad Arlena di Castro.
Anche il consiglio di stato dà ragione al Comitato respingendo l’appello proposto dalla Med Sea Litter Italia srl contro la sentenza del Tar riguardante la realizzazione di una discarica nel comune di Arlena di Castro. La sentenza è stata pubblicata oggi con il numero 01071/2025.
Il comitato intende ringraziare in primo luogo tutti i cittadini che con il loro contributo e sostegno hanno reso possibile questo risultato prima di fronte al Tar del Lazio e ora al consiglio di stato e poi anche i sindaci dei comuni di Tuscania, Tessennano e Tarquinia, il presidente della provincia di Viterbo e l’impresa individuale Stucchi che hanno affiancato e sostenuto l’azione del Comitato costituendosi nei due gradi di giudizio.
Contrariamente al sindaco del comune di Arlena di Castro che, riferisce anche la sentenza del consiglio di stato, “direttamente interessato dalla collocazione dell’impianto con discarica di cui si discute non si è costituito, nemmeno in questo grado di giudizio” mettendo ancora una volta in evidenza la sua “non contrarietà (?)” alla realizzazione dell’impianto.
Questa duplice vittoria ci rende orgogliosi del lavoro fin qui svolto, ci dà consapevolezza che lottare insieme e nella giusta direzione alla fine premia e ci motiva a continuare a combattere contro ogni altra azione volta a deturpare il nostro territorio.
Il presidente del Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro
Fabio De Santis
Fonte:
Inserito da Gaetano Alaimo
NewTuscia – ARLENA DI CASTRO – La Regione Lazio ha riaperto l’iter autorizzativo per il progetto di realizzazione di una piattaforma di valorizzazione, riciclo materie post-consumo, beach litter e marine litter con annesso stoccaggio definitivo delle frazioni non riciclabili (discarica)
Un progetto già al centro di due ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, entrambi conclusi con l’annullamento delle autorizzazioni per gravi carenze istruttorie e motivazionali.
Il punto cruciale rimane la mancata valutazione degli effetti derivanti dalla proposta di vincolo paesaggistico e ambientale sull’area interessata.
È proprio su questo aspetto che i Comuni limitrofi ( Tuscania, Tessennano e Tarquinia), la Provincia nella persona del presidente Romoli , l’impresa di Renzo Stucchi e il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro hanno fondato i ricorsi, ottenendo due vittorie giudiziarie nette.
Appresa la notizia della riapertura dell’iter, il Comitato si è immediatamente attivato.
Vuole ribadire alla cittadinanza che è presente, vigile e determinato a contrastare anche questa nuova richiesta, perché crede nella tutela di un territorio a forte vocazione agricola, turistica e naturalistica.
Il messaggio è chiaro: non si tratta solo di un’opposizione tecnica, ma di una difesa identitaria e collettiva.
In questo contesto, è importante ricordare che il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha più volte dichiarato che non intende autorizzare ulteriori discariche e nuovi progetti FER nel Lazio, evidenziando come Viterbo non possa continuare a sostenere da sola il peso della gestione dei rifiuti regionali.
Queste parole rappresentano un impegno politico preciso: difendere la Tuscia e riequilibrare la distribuzione degli impianti, evitando di compromettere ulteriormente territori già gravati.
La domanda che il Comitato pone con forza è:
dov’è l’Amministrazione Cascianelli?
Nonostante le 400 firme raccolte, i due ricorsi e le due vittorie schiaccianti, l’Amministrazione Cascianelli continua a mantenere un silenzio assordante.
Eppure dovrebbe essere proprio l’AMMINISTRAZIONE a tutelare il territorio, la salute dei cittadini e la VOLONTA’ DELLA COMUNITA’.
La vicenda dimostra ancora una volta come la partecipazione attiva dei cittadini e delle istituzioni sia fondamentale per difendere il territorio da progetti percepiti come incompatibili con la sua vocazione.
Il Comitato invita tutti a restare uniti e vigili, perché la tutela del paesaggio e della salute non può essere sacrificata.
“Il futuro di Arlena di Castro non può essere una discarica: difendiamolo insieme.”
Il Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Arlena di Castro
Fonte:
Vignanello, 15 novembre 2025
"Non è che l'inizio, continueremo la lotta",con questo messaggio il presidente del Biodistretto della Via amerina e delle Forre Famiano Crucianelli, ha concluso l'assemblea di Vignanello contro la discarica di scorie nucleari nella Tuscia. Nell'assemblea sono tornati tutti i temi che ben illustrano la incompatibilità fra il territorio della Tuscia e le scorie radioattive. Problemi sui quali per quattro anni si sono fatte assemblee, manifestazioni, ricorsi al Tar, ordini del giorno nelle istituzioni, una campagna capillare che ha visto la partecipazione di migliaia e migliaia di cittadini.
Si è sottolineato con particolare forza, quanto la realtà delle guerre di questi nostri tempi rendano pericolosa, irresponsabile e miope la scelta di un "deposito "unico di sostanze radioattive.
Il presidente del Biodistretto ha inoltre affermato che la discarica nucleare non solo è dannosa, ma anche formalmente illegale, perché viola una legge fondamentale. Ovvero l'articolo 13 della legge sul biologico del 2022, dove si afferma la incompatibilità fra la promozione dei Biodistretti e"impianti o altre installazioni che possono inquinare e che rappresentano un danno d'immagine per i biodistretti medesimi. La Tuscia è una terra con antica vocazione agricola, non è un caso che gli agricoltori sono fondamentali protagonisti di questa campagna contro le scorie, ma è anche la prima provincia italiana per numero di Biodistretti, e tutti i siti previsti nella Tuscia coinvolgono un Biodistretto.
Dall'assemblea è emersa la volontà di estendere la compagna di informazione e di coinvolgimento dei cittadini oltre i confini della stessa Tuscia e di portare la protesta nella stessa città di Roma. Primo passo importante sono stati gli ordini del giorno contro le scorie nucleari nella Tuscia approvati dal consiglio comunale della capitale e dalla città metropolitana. Scelte che testimoniano non solo la solidarietà con gli abitanti della Tuscia, ma anche la consapevolezza dei rischi per la stessa città di Roma.
Mettere il fiume Tevere al centro della prossima iniziativa non avrebbe solo il significato di evocare un legame storico, antico e ideale fra la nostra terra e la Capitale, ma anche sottolineare il rischio reale che l'inquinamento radioattivo delle nostre falde acquifere possa raggiungere attraverso il Tevere il cuore stesso della città di Roma.
Fonte:
[ID_13833]Progetto per la realizzazione di un impianto eolico da 50,4 MW costituito da 7 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 7,2 MW da installare nella regione Lazio nei comuni di Grotte di Castro (VT), Acquapendente (VT) con opere di connessione ricadenti anche nel comune di Castel Giorgio (TR) in Umbria
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Provvedimento Unico in materia Ambientale (PNIEC-PNRR)
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Codice procedura (ID_VIP/ID_MATTM): 13833
Oggetto: [ID_13833]Progetto per la realizzazione di un impianto eolico da 50,4 MW costituito da 7 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 7,2 MW da installare nella regione Lazio nei comuni di Grotte di Castro (VT), Acquapendente (VT) con opere di connessione ricadenti anche nel comune di Castel Giorgio (TR) in Umbria
Data presentazione istanza: 10/04/2025
Data richiesta verifica completezza documentazione a Enti competenti per autorizzazioni ambientali: 23/04/2025
Data richiesta integrazioni di perfezionamento della documentazione: 06/08/2025
Data ricezione integrazioni di perfezionamento della documentazione: 04/09/2025
Data avvio consultazione pubblica: 26/09/2025
Termine presentazione Osservazioni del Pubblico: 25/11/2025
Responsabile del procedimento: Claudia Pieri - tel. 0657225071 - 0657225070 - va-5@mase.gov.it
Stato procedura: Istruttoria tecnica CTPNRR-PNIEC
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Informazioni generali
Opera: [ID_13833]Progetto per la realizzazione di un impianto eolico da 50,4 MW costituito da 7 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 7,2 MW da installare nella regione Lazio nei comuni di Grotte di Castro (VT)
Progetto: [ID_13833]Progetto per la realizzazione di un impianto eolico da 50,4 MW costituito da 7 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 7,2 MW da installare nella regione Lazio nei comuni di Grotte di Castro (VT), Acquapendente (VT) con opere di connessione ricadenti anche nel comune di Castel Giorgio (TR) in Umbria
Proponente: Q-ENERGY RENEWABLES 2 S.r.l.
Tipologia di opera: Impianti eolici onshore
Scadenza presentazione osservazioni: 25/11/2025 mail
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Sito/Fonte: