Il contributo della Sezione di Viterbo alla Carta di Gubbio sui Centri storici:
I centri storici sono delle perle uniche ed irripetibili; ciascuno ha delle proprie identità che vanno tutelate, conservate, promosse e valorizzate. I suddetti quindi non devono essere soggetti ad incostituzionali condoni, sanatorie, piani casa, varianti al PRG; a piani particolareggiati, piani di risanamento ed a ristrutturazioni pesanti e lesivi del contesto storico e paesaggistico. Il MIBACT dovrebbe, ai sensi dell'art. 9 della Costituzione italiana e del D.Lgs. 42/2004 e smi, dettare linee guida e modelli per Regolamenti nazionali tipo, per la tutela dei centri storici, come da proposte che seguono. A) Nei centri storici dovrebbero essere quindi vietati/e: 1) condoni, sanatorie, piani casa, ristrutturazioni e manutenzioni esterne straordinarie; 2) installazione di elementi tecnologici ed edili lesivi del decoro su prospetti principali degli edifici, su quelli che si affacciano su aree pubbliche o a vista dalle stesse (tettoie, caldaie, canne fumarie, climatizzatori, antenne, parabole, discendenti in plastica, etc.). B) Nei centri storici dovrebbe essere obbligatorio: 1) mantenere e/o sostituire infissi in legno e ferro, come da tradizione storica locale; quindi vietando serrande in metallo o plastica, veneziane, infissi in alluminio e sim.; 2) non intonacare prospetti originariamente a faccia-vista; 3) eliminare superfetazioni di ogni genere: - intonaci che ricoprono elementi architettonici e/o storico-artistici, - maioliche ed altri elementi vietati e lesivi di cui ai punti A.2, B.1, etc., - insegne pubblicitarie, bacheche e tende invasive, etc.; 4) eseguire soltanto consolidamenti, restauri, recuperi, manutenzioni ordinarie.