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24 aprile 2024

 

NATURE RESTORATION LAW, IL GOVERNO CAMBI ROTTA.

STIAMO PERDENDO UN’ENORME OPPORTUNITA’ DI SALVARE LA BIODIVERSITA’, COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOSTENERE L’ECONOMIA

“I benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi”. Oggi l’appello alla presidente Giorgia Meloni e al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin di 31 associazioni: l’Italia cambi posizione e sostenga la legge

L’Italia cambi la sua posizione e sostenga la Nature Restoration Law, la legge sul ripristino della natura in grado di rigenerare la biodiversità, mettere in sicurezza il territorio, contribuire alla soluzione della crisi climatica e a un futuro più sostenibile per economia e società.

E’ il cuore dell’appello che 31 associazioni lanciano oggi, in occasione della Giornata della Terra 2024, che si unisce a quello di numerose altre associazioni europee ai loro governi.

Dopo la mancata approvazione, il 22 marzo scorso, del Regolamento da parte del Consiglio europeo, che doveva sancire la conclusione del lungo percorso che aveva portato all’approvazione della legge da parte del Parlamento europeo lo scorso 27 febbraio, ora il rischio, tra elezioni europee incombenti, fake news e interessi di parte, è quello di perdere questa opportunità, proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno.

La legge sul Ripristino della natura, in realtà – sostengono le associazioni – porterebbe benefici straordinari, oltre che alla biodiversità e alla lotta ai cambiamenti climatici, proprio ai territori, all’agricoltura, alla pesca, e all’economia tutta, smentendo la narrazione anti-ambientale di alcuni gruppi politici e organizzazioni agricole.

“In termini economici – spiegano le associazioni – i benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi. Ad esempio per l’agricoltura ridurre la chimica e ricreare piccoli spazi di natura vuol dire ripristinare la salute del suolo e migliorare la qualità della produzione agricola, a beneficio della biodiversità, delle aziende agricole e della società in generale”.

Inoltre, riportare più natura nel territorio, piantare alberi nelle aree urbane, restituire ai fiumi spazi più ampi dove scorrere senza fare danni ridurrebbe i rischi di alluvioni e altre catastrofi naturali, con grandi benefici economici e di salvezza di vite umane. 

A ciò si aggiungono gli effetti positivi che l’applicazione di questa legge avrebbe sul clima poiché habitat marini, forestali e delle zone umide in salute trattengono e assorbono CO2 e altri gas climalteranti, mitigando l’aumento delle temperature, che ogni anno si fanno sempre più estreme.

“Per tutti questi motivi – sostengono le 31 associazioni – chiediamo al Governo italiano, la cui posizione è determinante per le sorti del Regolamento sulla Nature Restoration law, di rivedere la propria decisione contraria alla legge e sostenerne l’approvazione. Non si assumano la presidente Meloni e il ministro Pichetto Fratin la responsabilità di affossare un provvedimento così prezioso. Ne va del nostro futuro”.

 

Roma, lunedì 22 aprile 2024

 

Elenco associazioni aderenti 

  1. Actionaid
  2. AIDA  – Associazione Italiana di Agroecologia
  3. AITR – Associazione Italiana Turismo Responsabile
  4. Altura
  5. Apinicittà aps
  6. CIPRA
  7. CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
  8. Cittadini per l’Aria
  9. CIWF Italia
  10. ENPA
  11. Federbio
  12. Forum Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori
  13. Free Rivers
  14. Greenpeace Italia
  15. ISDE
  16. Italia Nostra
  17. LAV
  18. Lega abolizione caccia – LAC
  19. Legambiente
  20. Lipu – BirdLife Italia
  21. MareVivo
  22. mountainwilderness.it
  23. OIPA
  24. Pro Natura
  25. Rete Semi Rurali
  26. Slow food Italia
  27. Terra!
  28. The good lobby
  29. Touring club Italia
  30. VAS – Verdi Ambiente e Società
  31. WWF Italia