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23 luglio 2020

Appello per la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione

19-07-2020

Appello per la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione

DI: 
“Esiste ancora nell’arco delle forze rappresentate nell’attuale Parlamento italiano un partito o un movimento che sappia far proprio per davvero l’articolo 9 della Costituzione e cioè “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione?”
Questo è l’incipit dell’appello lanciato sulla piattaforma emergenza cultura al link https://emergenzacultura.org/2020/07/17/esistono-ancora-in-italia-forze-politiche-per-la-tutela-del-bel-paese-per-larticolo-9/ e che ha raccolto le firme di moltissimi esponenti del mondo della cultura e dell’ambientalismo. Di seguito si riporta il testo integrale.
“Se leggiamo le pagine del decreto per la Semplificazione e le prese di posizione dell’opposizione, siamo portati a dire di no. Il decreto infatti accoglie alcune delle peggiori istanze portate avanti dai governi berlusconiani come l’istituzione del silenzio/assenso per i progetti che devono essere sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), o come una semplificazione delle norme di appalto che assomiglia molto alla sparizione di controlli tecnico-scientifici e finanziari. Uno dei cancri di questo disgraziato Paese è proprio rappresentato dall’illegalità che sfregia da anni le nostre coste, montagne, periferie, con consumi di suolo sfrenati (il doppio delle medie europee), massimamente nelle regioni più sviluppate (Lombardia, Veneto, Emilia), aggravati da politiche regionali più favorevoli agli interessi privati che a quello generale. Così si accresce in modo sempre più drammatico lo sfascio idrogeologico, provocando con la “impermeabilizzazione” dei terreni metropolitani continue alluvioni, causando migliaia di vittime umane e danni economici gravissimi. E contemporaneamente si attacca o si lascia svuotare la bella legge-quadro sui Parchi Ceruti-Cederna che ha portato dal 4 ad oltre il 10 % del Paese le aree protette.
Il decreto sulla semplificazione invece di favorire grandi piani pluriennali di “ricostruzione” strutturale del Paese sui quali organizzare un autentico “esercito del lavoro” (quello pensato da grandi difensori del Bel Paese come Umberto Zanotti Bianco, Manlio Rossi Doria, Adriano Olivetti, Leonardo Benevolo, Italo Insolera, Giorgio Bassani, Antonio Cederna e altri), dà il via libera, col silenzio/assenso e con l’abbassamento dei controlli tecnico-scientifici allo sfruttamento affaristico sul quale prospera la malavita. E adesso apre le porte ad una speculazione cieca anche nei mille e mille centri antichi, nelle mille e mille città murate di origine etrusca, magno greca, romana, celtica, longobarda, consentendo di costruire ex novo nelle loro parti non vincolate. Ben sapendo che – salvo rarissime eccezioni (Urbino) – a partire da Roma, NESSUNO dei centri storici italiani è tutelato interamente, neppure nella parte più antica.
Questa politica di aggressione alle città e al territorio era contrastata, pur fra molte difficoltà, dalla sinistra riformatrice negli anni ’60-’80, dalla legge-ponte per l’urbanistica, dalla legge sulla casa, dai piani di recupero delle città storiche da Bologna di Fanti e Cervellati alla Taranto di Blandino passando per la Firenze di La Pira e di Detti, la Roma di Tor di Nona e di San Paolo Regola (Argan, Calzolari e Insolera). O alla Napoli post-terremoto di Gianfranco Caniggia e di Vezio De Lucia, di Maurizio Valenzi.
La sinistra attuale, o quella che tale ancora si dice, con questo decreto si dimostra purtroppo largamente speculare al centrodestra. Il M5Stelle ha promesso molto e mantenuto  poco. Il nostro appello è quindi di necessità drammatico, più drammatico del consueto. È in gioco davvero il presente e il futuro molto prossimo del Bel Paese, la più grande risorsa culturale, e non solo, della Nazione.”
Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice di Italia Nostra
Vittorio Emiliani, pres. Comitato per la Bellezza, Gruppo dei 30
Fulco Pratesi, fondatore e Presidente onorario WWF Italia
Paolo Maddalena, giudice emerito Corte Costituzionale
Pier Luigi Cervellati, architetto e urbanista
Rita Paris, archeologa
Bruno Toscano, storico dell’arte e del paesaggio
Vezio De Lucia, urbanista e saggista
Paolo Berdini, urbanista  saggista
Furio Colombo, giornalista e scrittore
Carlo Ginzburg, storiografo
Tomaso Montanari, docente Storia dell’arte moderna, Univ. Stranieri Siena
Claudio Meloni, FP Cgil Nazionale
Paolo Liverani, archeologo, Univ. Firenze
Angelo Bonelli, coordinatore Verdi Italiani
Carlo Alberto Pinelli, pres. Mountains Wilderness
Giorgio Boscagli, botanico, già dir. Foreste Casentinesi, fondatore Gruppo dei 30
Francesco Mezzatesta, fondatore LIPU e Gruppo dei 30
Luigi Manconi, sociologo, presidente A Buon Diritto, Comitato per la Bellezza
Paolo Flores d’Arcais, direttore Micromega
Jadra Bentini, pres. Italia Nostra Bologna
Adriano La Regina, archeologo, Accademia dei Lincei
Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, Accademia dei Lincei
Mario Torelli, archeologo, Accademia dei Lincei
Luisa Ciammitti, storica dell’arte
Maria Pia Guermandi, archeologa, Emergenza Cultura
Annalisa Maccari, docente di Giurisprudenza, Università Siena
Irene Berlingò, archeologa
Claudio Greppi, geografo, Rete Comitati Toscana
Ilaria Agostini, urbanista Univ. Bologna
Valerio Magrelli, poeta e saggista, Univ. Roma Tre
Sauro Turroni, urbanista e ambientalista
Pancho Pardi, urbanista e paesaggista, Univ. Firenze
Salvatore Giannella, naturalista, storico direttore di AironeEnzo Pranzini, Univ. Firenze, Dip. Scienze della Terra
Carlo Pavolini, archeologo
Daniele Segre, regista
Raffaele Paloscia, giornalista
Emilio Drudi, giornalista  e saggista, esperto migrazioni
Claudia Conforti, storica dell’architettura, Uniroma 2
Andrea Costa, presidente Comitato per  Roma 150
Nino Criscenti, autore e produttore televisivo, “Paesaggi rubati”
Natalia Naim, consigliere I Municipio, presidente commissione
Alberto Acciari, organizzatore “Tevere Day” e Museo delTevere
Giuseppe Gherpelli, operatore culturale, già presidente IBC Emilia-R.
Annarita Bartolomei, operatrice culturale
Giulio Cederna, dir. Fondazione Paolo Bulgari sulle diseguaglianze urbane
Letizia Lodi, storica dell’arte
Barbara Fois, saggista
Paola Modesti, Università Bocconi
Anna Marina Foschi,Italia Nostra Forlì, già pres. regionale
Marco Baccianini, saggista e traduttore
Vincenzo Vita, presidente  Ass. per il rinnovamento della Sinistra
Luciana Prati, pres. Italia Nostra Forlì
Maria Paola Patuelli, saggista, già assessore Comune Ravenna
Alberto Giuliani, giornalista
Pino Coscetta, giornalista, Amici Orso Bernardo
Salvatore “Citto” Leotta Acireale
Eros Tetti Salviamo le Apuane
Marina Bosaino, insegnante
Maria Ricciardi Giannoni
Giampiero Filotico, grafico, scrittore
Marino Trizio Ass. Città al Plurale-Matera
Daniela Rosa Basile, scrittrice
Luciano Colletta
Marta Calzolaretti, architetto, saggista
Giannetto Fanio, Libera Cittadinanza
Francesco Dessì-Fugheri, biologo, Univ. Di Firenze
Piera Nobili, architetto, S.Alberto Ravenna
Dario Guastini, Pistoia



Fonte:
https://www.italianostra.org/appello-per-la-tutela-del-paesaggio-e-del-patrimonio-storico-e-artistico-della-nazione/

08 luglio 2020

Italia Nostra è partner di Italy of Tomorrow

07-07-2020

Italia Nostra è partner di Italy of Tomorrow

DI: 
10-11-12 LUGLIO 2020
Una piattaforma digitale per aggregare persone e aziende con l’obiettivo di trovare soluzioni immediate, innovative e utili alla crisi economica e sociale causata dal Covid-19 e che attualmente coinvolge molteplici settori. Ma, soprattutto, è un’opportunità per tutti di dare concretamente il proprio contributo per la crescita del paese.
ITALY OF TOMORROW è un’iniziativa nata dal lavoro di circa 80 volontari e co-organizzata insieme alla Fondazione GaragErasmus.
ITALIA NOSTRA partecipa ai LABS FOR ITALY in particolar modo per il
PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO
Valorizzazione economica e turistica delle aree di rilevanza storica e artistica
Sfida
Italy of Tomorrow sfida i partecipanti a sviluppare idee e strumenti per lo sviluppo delle piccole città o municipi con un ricco patrimonio artistico e storico ma dotate di poche risorse economiche per stimolare il turismo culturale.
Si descriva a fondo lo strumento (o una combinazione di essi) che potrebbe aiutare i tanti piccoli borghi in questa condizione.

Partecipa registrandoti sul sito https://italyoftomorrow.com/sfide/
Partecipa all’evento Facebook https://www.facebook.com/events/271157057293175/

Fonte:

Decreto Legge “Semplificazione Italia”: Italia Nostra dice no allo scempio delle foreste italiane

08-07-2020

Decreto Legge “Semplificazione Italia”: Italia Nostra dice no allo scempio delle foreste italiane

DI: 
Italia Nostra dice no allo scempio delle foreste italiane che sarà realizzato attraverso l’attuazione del Decreto Legge “Semplificazione Italia”. 
Circolano allarmanti bozze del decreto che prevedono nella Relazione illustrativa di innalzare gli incrementi annui di prelievo (tagli boschivi) nelle nostre foreste,  dalle attuali percentuali del 18% fino al 50% ed oltre.
Ciò causerà:
·  la distruzione totale del paesaggio forestale italiano;
·  la fine della nostra supremazia europea nella biodiversità,  derivante dalla maggiore varietà di specie viventi presenti in Italia rispetto a tutti i Paesi europei;
·  la futura desertificazione del nostro territorio;
·  la distruzione dei nostri serbatoi di carbonio, nostra unica difesa naturale contro il cambiamento climatico;
·  effetti devastanti sul dissesto idrogeologico.
Italia nostra fa appello al nostro Parlamento affinché questo piano scellerato non trovi attuazione e spera che il Governo riveda drasticamente le proposte contenute nel decreto.
Non si rilancia il paese distruggendo uno dei suoi punti di forza strategici, favorendo le condizioni per attuare la  devastazione di uno degli elementi più qualificanti della bellezza del paesaggio italiano.

Fonte: 

Aperto il Bando Premio Europeo del Patrimonio-Europa Nostra Awards 2021

07-07-2020

Aperto il Bando Premio Europeo del Patrimonio-Europa Nostra Awards 2021

DI: 
Aperto il Bando Premio Europeo del Patrimonio /  Europa Nostra Awards 2021
E’ possibile inviare le domande per il Premio Europeo del Patrimonio / Europa Nostra Awards 2021!
Un’occasione unica per architetti, artigiani, esperti del patrimonio culturale, professionisti, volontari, istituzioni pubbliche e private e comunità locali d’Europa di essere riconosciuti per i propri successi.
Considerato il piú alto riconoscimento europeo nel campo del patrimonio culturale, questo premio annuale identifica e promuove le migliori pratiche nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale; stimola lo scambio transfrontaliero di conoscenze in tutta Europa, aumenta la consapevolezza e l’apprezzamento del pubblico per il patrimonio culturale europeo e incoraggia ulteriori iniziative di eccellenza attraverso la forza dell’esempio.
I Premi riconoscono i progetti di conservazione di eccellenza, la ricerca innovativa, la dedizione al patrimonio di professionisti e volontari e di iniziative eccezionali di sensibilizzazione, formazione e istruzione.
Nel 2021, saranno premiati fino a 30 progetti in materia di patrimonio culturale provenienti da tutta Europa. Di questi, fino a 4 vincitori riceveranno un Grand Prix con un premio in denaro di 10.000 euro. Una votazione online ed aperta a tutti, condotta da Europa Nostra, la voce europea della società civile impegnata per il patrimonio culturale stabilirá anche il vincitore del Public Choice Award.
Inoltre, tra le candidature presentate, saranno assegnati anche due Premi Speciali ILUCIDARE per l’eccellenza nell’innovazione guidata dal patrimonio e nelle relazioni internazionali.
I Premi Europei del Patrimonio/ Europa Nostra Awards, che sono stati lanciati nel 2002 e da allora sono gestiti da Europa Nostra, sono sostenuti dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea. I Premi Speciali ILUCIDARE sono sostenuti dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea.
I premi hanno portato grandi benefici ai vincitori, come una maggiore esposizione (inter)nazionale, un aumento del numero di visitatori e finanziamenti successivi.
Invia la tua candidatura e condividi  in tutta Europa le tue storie di successo!
Moduli di iscrizione e linee guida: www.europeanheritageawards.eu
Termine ultimo per la presentazione delle candidature:  1 ottobre 2020 (data di invio)
Per maggiori informazioni guarda il video 
 
Fonte:

Sono queste le nuove frontiere dell’agricoltura in Italia?

06-07-2020

Sono queste le nuove frontiere dell’agricoltura in Italia?

DI: 
Nella proposta “Semplificazioni del sistema Italia” il Governo intende introdurre ulteriori disparità a discapito della tutela e della salvaguardia delle aree agricole e dell’ambiente e a vantaggio delle speculazioni connesse ai mercati incontrollati delle “rinnovabili”, nell’impari lotta dei coltivatori contro l’incontrollato sviluppo degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
All’art. 43 della proposta, il provvedimento:
  • riduce i limiti imposti nella valutazione dell’impatto ambientale di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili riducendo le misure di controllo che consentirebbero di accertare il reale impatto sull’ambiente  (comma 1, lett. a))
  • esclude dalle procedure di VIA e di verifica di assoggettabilità a VIA gli interventi di riqualificazione degli impianti esistenti “che non comportano effetti significativi per l’ambiente” (comma 1, lett. c))
  • esclude dalle valutazioni ambientali e paesaggistiche il potenziamento e l’implementazione degli impianti esistenti alimentati da fonti di energia rinnovabile sopprimendone l’obbligo ad acquisire preventivamente qualsiasi atto di assenso. Tali interventi comprendono l’aumento delle dimensioni fisiche e delle volumetrie di servizio, delle pale e degli impianti eolici, nonché degli impianti fotovoltaici a terra con aumento dell’altezza dal suolo e delle volumetrie di servizio e degli impianti idroelettrici (comma 1 lett. e));
  • liberalizza opere di demolizione di manufatti, finalizzate alla realizzazione degli interventi e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti, senza porre alcuna limitazione a tutela dell’edilizia rurale tradizionale (comma 1 lett. e)),
  • semplifica all’estremo le procedure di autorizzazione di tali interventi da parte dei Comuni, affidando il conseguimento del titolo abilitativo all’esecuzione delle opere a una dichiarazione del proponente accompagnata da una relazione e un progetto sottoscritti da progettista abilitato che attesti il rispetto delle norme di sicurezza, antisismiche e igienicosanitarie e favorisce gli interventi con nuove provvidenze economiche.
Italia Nostra contesta l’applicazione di nuove misure che aprano a un’ulteriore deregolamentazione del potenziamento e della implementazione degli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile la cui proliferazione sul territorio ha già determinato irreversibili alterazioni del paesaggio italiano, con benefici pressoché nulli per le comunità locali.
Fonte: